venerdì 27 marzo 2020

Mitologia e gioco...d'azzardo! - Step #04

Il gioco fa parte della tradizione culturale di tutti i popoli. 
L’essere umano ha bisogno di giocare: tramite questa attività, infatti, ogni uomo mette in scena riti e comportamenti che hanno lo scopo di prepararlo alla vita adulta. Questo aspetto si può osservare soprattutto guardando i bambini, che fin dalla più tenera età si preparano a crescere giocando. 
Illustrazione egiziana che illustra un gioco da tavolo

È interessante riscoprire le origini del gioco anche e soprattutto nella mitologia: ritroviamo dèi o eroi protagonisti intenti a giocare, a determinare il destino di un mondo lanciando dadi o spostando pedine.

Uno degli esempi più significativi è infatti proprio quello di Zeus che, dopo la battaglia con i titani, si spartì il mondo con i suoi fratelli maggiori Poseidone e Ade sorteggiando i tre regni: Zeus ebbe in sorte i cieli e l'aria, Poseidone le acque e ad Ade toccò il mondo dei morti. L'antica terra, Gaia venne invece condivisa da tutti e tre.

In pratica, secondo la mitologia greca le tre divinità divisero i loro poteri giocando, con modalità molto simili a quelle del gioco d’azzardo!
E in effetti, dopo un po’ di ricerche, ho scoperto che il gioco d’azzardo è una delle forme di intrattenimento più antica: si può facilmente riconoscere nel mito, ed è una modalità di gioco sopravvissuta fino ai giorni nostri. Molto prima che i casinò online popolassero la rete, giocare d’azzardo si praticava in modi diversi in tutto il mondo, a partire dall’Antica Grecia.

A dimostrazione di ciò, possiamo far riferimento anche a un altro esempio proveniente dalla mitologia greca: vi è, infatti, il racconto di un gioco di fortuna, stavolta fra Poseidone, il dio del mare e dei terremoti, e Atena, la dea della sapienza, dell'arte e della guerra. Le due divinità entrarono in conflitto per l'ottenimento del patronato sulla città di Atene; finendo in lite, gli dei decisero di risolvere la diatriba mediante una scommessa, dopo la quale Poseidone, in quanto perdente, gettò una maledizione sulla città: Atene non avrebbe avuto abbastanza acqua mai più da quel momento in poi.

Esempi ancora più antichi, che riguardano la presenza del gioco nel mito, si trovano nella Civiltà Egizia
In un mito egizio, la dea della notte Nut andò a chiedere aiuto al saggio dio Thoth, pregandolo di fare qualcosa per salvarla dalla maledizione che il dio solare Ra aveva gettato su di lei. Nut infatti era incinta, ma Ra si era ingelosito e aveva decretato che i figli di Nut non sarebbero potuti nascere in nessuno dei giorni dell’anno. Thoth allora sfidò il dio lunare Khonsu al gioco del senet: le divinità giocarono su una scacchiera di trenta caselle, disponendo sette pedine per ciascuno. La parola senet significa passaggio, infatti questo gioco simula il viaggio delle anime nell’aldilà. Lo scopo di ciascun giocatore è quello di portare sane e salve tutte le sue sette pedine attraverso il percorso, costellato di pericoli (un gioco che somiglia molto al nostro gioco dell’oca).


Il gioco del Senet. A oggi, risulta uno dei giochi più antichi di cui si abbia notizia.

Tantissime scene dipinte nell’epoca dell’Antica Grecia riportano le situazioni di scommesse, spesso sulle gare di cani, uccelli e diversi animali domestici. 

Naturalmente, col passare del tempo i giochi sono stati modificati e uniti alla tecnologia, diventando più sofisticati e più divertenti. Il risultato odierno? Sono svariati giochi da tavolo e tantissime slot online amati da tanti giocatori di tutto il mondo.


Riferimenti:

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