venerdì 10 aprile 2020

Platone: la funzione educativa del gioco - Step #08

«ATENIESE: "Quando dico che cosa mai si deve dire che sia l'educazione, verificate se la mia definizione vi piace." 
CLINIA: "Parla pure." 
ATENIESE: "E allora parlo, e dico che chi vuole diventare eccellente in qualsiasi cosa, fin da giovane deve esercitarsi in essa, e sia quando gioca sia quando si applica deve cercare quei singoli aspetti che si riferiscono a quella cosa. Ad esempio, chi vuole diventare un bravo contadino o un bravo architetto, bisogna che giochi, uno a costruire quelle case che i fanciulli amano costruire, l'altro a coltivare la terra, e chi li educa dovrà procurare ad entrambi piccoli strumenti che imitano quelli veri. E ancora, è necessario che essi apprendano tutte le nozioni che bisogna apprendere da fanciulli, ad esempio, per l'architetto il misurare e l'usare il filo a piombo, per il militare il cavalcare giocando, o
compiere qualche altro esercizio del genere, in modo da cercare di volgere, mediante il gioco, i piaceri e i desideri dei fanciulli verso il punto in cui un giorno dovranno giungere e realizzarsi. E noi diciamo che il punto essenziale dell'educazione consiste in un corretto allevamento che, tramite il gioco, diriga il più possibile l'anima del fanciullo ad amare quello che, divenuto uomo, dovrà renderlo perfetto nella virtù propria della sua professione.
Vedete dunque se quello che ho detto fino ad ora vi piace."
».
(Platone, Leggi) 
Una delle riflessioni più significative riguardanti l'importanza del gioco e la sua funzione educativa si può ritrovare tra le opere di Platone, il cui pensiero è uno dei pilastri fondamentali della filosofia occidentale. Queste righe sono tratte da uno dei dialoghi più lunghi e importanti scritti da Platone, "Leggi": si tratta dell'opera più lunga, nonchè dell'ultima, rimasta incompiuta, nella quale egli propone un nuovo modello politico e ribadisce l'importanza delle leggi di uno stato. Attraverso questo scritto, egli si propone di educare i giovani, in quanto futuri cittadini della società, e uno degli strumenti proposti è, non a caso, proprio l'attività ludica, che diventa un vero e proprio esercizio alla vita: i bambini, giocando, emulano le attività degli adulti, preparandosi a diventare soldati, agricoltori, fabbri o architetti. La riflessione risulta più che mai attuale, anche se ci sono più di due millenni a separaci da Platone! 

Per saperne di più
Platone - biografia e opere
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