venerdì 8 maggio 2020

Il gioco nell'ingegneria meccanica - Step #13

Già nei post precedenti è stata sottolineata la molteplicità di ambiti che coinvolgono il concetto del gioco, presente non solo nella letteratura, nell'arte o nella filosofia: infatti, il gioco compare, con declinazione differente, anche negli ambiti scientifici, come la matematica e alla statistica (leggi gli articoli precendenti al riguardo: il cubo di Rubik e i dadi). Ma non finisce qui: possiamo parlare di gioco anche riferendoci all'altro pilastro di questo blog: l'ingegneria, nello specifico quella meccanica.

Infatti, l'ingegneria meccanica definisce "gioco" una piccola differenza dimensionale tra due organi meccanici accoppiati tra loro, tale da consentire il moto relativo fra i due organi, come si può vedere in figura:

Per essere precisi, il gioco tra due o più organi meccanici, fra i quali si verifica la trasmissione di moto, è uno spazio di movimento non trasmesso durante l'inversione di direzione. Per fare un esempio molto semplice, in una coppia di ruote dentate (come mostrato dall'immagine), il gioco meccanico è determinato dallo spazio tra i denti delle due ruote accoppiate. A causa dell'esistenza di tale spazio, durante l'inversione di moto della ruota movente, la ruota cedente rimarrà ferma fino a quando i denti delle due ruote torneranno ad essere in contatto: il gioco è quindi lo spazio evidenziato dalle due frecce in figura.

Il gioco può essere presente anche fra pezzi meccanici non destinati alla trasmissione di moto. In tal caso esso ha la funzione di permettere uno scorrimento reciproco, senza interferenze, in fase di montaggio e/o durante le fasi di lavoro della macchina.

Questo concetto di gioco, è collegato con un'altra nozione ingegneristica, quella di tolleranza: leggi la definizione di Tolleranza su wikipedia!

Per saperne di più:

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